Comincia a stufarmi questa corsa a dire la propria su tutto, ma proprio su tutto, anche quello che non ci riguarda o di cui non siamo competenti. Anche se è in un certo modo il bello della democrazia del web… Su questa volevo tacere, ma ho resistito solo 24 ore, perché sento chiamare in causa i due temi che mi sono più cari, due argomenti di cui mi occupo e che sento che mi definiscono. Arte e diversità. In compenso sarò sintetica. Molto sintetica.
1. Non si fa integrazione negando la propria identità.
2. Nascondersi non è una forma di rispetto verso se stessi. Ma nemmeno verso gli altri.
3. Fingersi quello che non siamo, non è mai una bella idea.
4. I nudi in Vaticano non mi pare siano stati un problema, deve calare le braghe lo Stato? Presunto laico?
5. Si chiama rispetto o servilismo?
6. Abbiamo onorato l’ospite o i nostri interessi commerciali?
7. Se non sappiamo distinguere tra l’arte e l’ostentazione di corpi nudi meglio ricominciare da capo.
8. La diversità fa ancora troppa paura, ma annullare le differenze non è la soluzione.
9. Fare finta di non sapere, suona un po’ come il “non sono stato io!” dei bambini.
10. Dare la colpa ai propri sottoposti è da conigli non certo da leader.